mercoledì 4 luglio 2012

Concorso Ministero Esteri: uno su mille ce la fa!



Ieri ho provato il concorso soprannominato "Uno su mille ce la fa": 11 posti da funzionario al Ministero degli Esteri per 11.000 candidati.



Le rigide regole scritte sul bando si sono dimostrate molto elastiche:

Bando: "I candidati devono presentarsi muniti di penna a inchiostro nero o blu."
Realtà: "È severamente vietato usare la vostra penna. Potete usare solo il pennarello che vi diamo noi."

Bando: "I candidati non possono portare telefoni cellulari."
Realtà: "Prendete i vostri telefoni cellulari e metteteli sul tavolo con la batteria staccata e in bella vista."

Bando: "I candidati non possono portare borse o simili."
Realtà: "Mettete le borse ai vostri piedi in modo che siano difficilmente raggiungibili."

Le domande? Alcune banali come "come si sposta un file nel cestino in Windows?", altre difficilissime come "Chi ha pubblicato il disco 'Dalla via Emilia al Far West': Ligabue o Guccini?"

I posti? Solo 11, ma 1 è riservato a un volontario in ferma, altri 3 alle categorie protette, i restanti 7 sono a disposizione dei 7 membri della commissione. Dai, mica ogni membro avrà un figlio da sistemare?






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